6. Argine degli Angeli
Il lungo percorso di oltre cinque chilometri nell’area sud delle Valli di Comacchio, realizzato fra la stazione di pesca Bellocchio e Volta scirocco, come si conviene per ogni nuova realizzazione, ora ha un nome: l’Argine degli Angeli. Il nome del fascinoso percorso ciclopedonale prende spunto dal dosso degli Angeli, antica e grande barena delle Valli di Comacchio, ormai non più affiorante e lambita dal percorso arginale posto fra Valle Lido di Magnavacca e Valle Furlana. Diverse e affascinanti ipotesi sono state avanzate per il toponimo “degli Angeli”, le cui bianche ali, agitate fra i bagliori del sole sull’acqua delle valli, sono state associate a quelle dei gabbiani e delle rondini di mare, che formano grandi colonie proprio sulle isolette emerse nella grande zona umida comacchiese. Ancor più intrigante la suggestione che collega questo dosso alla nidificazione di specie di maggiori dimensioni, sempre dotate di ali bianche, che lo differenziavano da tutti gli altri dossi vallivi, comunque occupati da gabbiani. Fra creature celesti e uccelli dalle grandi ali bianche, chissà, avrebbero potuto esserci spatole, aironi bianchi maggiori o, addirittura, pellicani, uccelli straordinari che fino al XVIII secolo nidificavano nelle Valli di Comacchio.